Scafati: "SCAFATI CAMBIA", SLOGAN DEL PDL

Questa mattina l'ufficializzazione del candidato sindaco del Pdl alla presenza di tutti i partiti del centro-destra
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“Scafati Cambia” questo lo slogan dal quale si dipanerà tutto il programma elettorale del candidato sindaco del Popolo delle Libertà, Pasquale Aliberti che ha ricevuto proprio questa mattina, nell’ambito di una conferenza, l’ufficializzazione da un centro-destra unito e compatto. “Scafati Cambia” è anche il punto di partenza dal...

quale Aliberti intende partire “per sradicare un governo che ha fatto solo i propri interessi e non quello della propria città”. Una gremita platea, ha così accolto il candidato di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Democrazia Federalista Campana ed UDC, alla presenza dei rappresentanti politici locali, provinciali e regionali, quali Pasquale Vessa, coordinatore provinciale di Forza Italia, On. Antonio Lubritto, consigliere provinciale Democrazia Federalista Campania, On. Guido Milanese di FI, Sen. Gaetano Fasolino (FI), On. Salvatore Gagliano di AN, Sen. Antonio Paravia, On. Gioacchino Alfano, On. Francesco Salzano, On. Edmondo Cirielli, On. Giulio Gargano e degli esponenti locali Mariano Falcone segretario cittadino AN, Giacinto Grandito, capogruppo UDC e Mario Santocchio, segretario cittadino FI. Interventi chiari e lucidi per dare il proprio sostegno alla candidatura a sindaco di Pasquale Aliberti alle prossime amministrative. Un supporto coeso e unitario ad un “giovane partito dal basso e non appartenente alla solita famiglia. Un politico, che, grazie al suo attivismo, è stato capace di ottenere alle scorse elezioni amministrative 750 preferenze, sintomo di un grande favore”. Giuseppe Fattoruso ha così delineato la figura di Aliberti. Seduto al tavolo dei politici intervenuti, anche l’ UDC in controtendenza al dato nazionale secondo il quale l’UDC ha deciso di correre da solo all’election day del 13 e 14 aprile, a livello locale, il partito, sembra aver messo da parte l’ascia di guerra e aver scelto di sostenere Pasquale Aliberti in nome “ della grande capacità di aggregazione e del progetto” appunto del candidato, come ha dichiarato l’On. Salzano. <<Siamo qui oggi – ha continuato l’esponente dell’UDC – perché crediamo in Aliberti a prescindere dalla posizione del partito a livello nazionale. Condivido la posizione di Casini ma non vorrei che tutto ciò si trasformasse in una caccia all’uomo dell’UDC. A livello locale abbiamo le mani libere>>. Medico quarantenne, militante da anni nel partito di Forza Italia senza mai avere esitazioni o periodi di stasi. L’impegno politico di Aliberti è stato da tutti i presenti definito “costante ed encomiabile”. Un plauso ad ampio raggio cha ha sancito l’unità d’intenti dei partiti di centro-destra rispetto ad una coalizione di centro-sinistra ancora alla ricerca di un candidato-sintesi volontà di tutte le anime della coalizione. << La presenza compatta dei partiti di centro-destra – ha concluso Aliberti – è il risultato di anni di battaglie, passioni, idee che tutti i partiti seduti a questo tavolo hanno condiviso. E’ il risultato anche di ciò che insieme non abbiamo condiviso. Per questo motivo il programma del PdL si chiamerà “Scafati Cambia”, perché si possa dare una svolta, affrontando di petto i problemi e i progetti di questa città. Il nostro programma sarà molto articolato ma diretto. Il primis, infatti, ci siamo promessi di dare una svolta anche al PUC e di attuarlo prima di ogni cosa. Questa amministrazione, aveva annunciato di farlo all’inizio del mandato, venendo meno alle sue promesse. Cercheremo di mettere in moto l’economia della città, anche attraverso la reindustrializzazione dell’ex Alacatel che passerà attraverso la pubblicazione del bando di assegnazione dei lotti, che dovranno essere venduti agli imprenditori locali a prezzi stracciati e garantire lavoro e occupazione. Pensiamo all’ex Manifattura Tabacchi e alla sua riqualificazione nonché altra fonte di occupazione. Infine, voglio ringraziare quegli amici politici che hanno detto “no” a certi personaggi che hanno bussato alla loro porta chiedendo un posto in quei partiti che non hanno esitato ad abbandonare>>. Francesca Cutino