Scafati: A META' STRADA DALLE URNE...

Un bilancio della campagna elettorale
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La campagna elettorale è entrata ormai nel vivo già da qualche settimana, mentre manca meno di un mese alla fatidica data del 13 e 14 aprile, in occasione della quale i cittadini saranno chiamati alle urne ad esprimere la loro preferenza tra i tre candidati sindaco in lizza. Il sindaco uscente Francesco Bottoni, candidato del Partito...

Democratico e sostenuto da ben sei liste, tra cui Partito Democratico, Centro Popolare, Democrazia Cristiana, Popolari Uniti, Sdi e Italia dei Valori; il candidato del Popolo della Libertà, Pasquale Aliberti, potrà contare su cinque liste rappresentate dal Popolo della Libertà, Udc; Democrazia Federalista Campania, Azzurri per Scafati e Alleanza Scafatese; tre liste, invece per Giuseppe Vitiello, candidato della lista Scafati Democratica, risultato di nomi indicati per metà da Vitiello e per un’altra metà da Guglielmo Vaccaro, consigliere regionale e candidato per il partito democratico al secondo posto di Campania 2, la sinistra l’arcobaleno e PSDI. In questi giorni, a far da padroni indiscussi della scena politica, i programmi delle rispettive coalizioni che fanno leva su punti per la maggior parte condivisi sebbene cambino le modalità di risoluzione degli stessi. Occupazione e Lavoro, Emergenza rifiuti, Reindustrializzazione dell’area ex Copmes e dell’ex manifattura dei tabacchi, approvazione del PUC, piano parcheggi e traffico. Questi i punti ricorrenti nei tre programmi che di volta in volta sono stati presentati ai cittadini ognuno con uno slogan diverso. “Scafati Cambia” è, infatti, sia il nome del programma del candidato del centro-destra sia il suo motto; Bottoni si è ispirato invece ad un “Insieme si può”, “Si può fare” il motto di Vitiello. 410 sono gli aspiranti candidati al consiglio comunale per tre candidati sindaco molto diversi tra loro. Punto di forza del programma di Aliberti, medico, la proposta di trasformazione urbana e la promessa di approvare il PUC entro il primo anno di governo, ma anche la riqualificazione delle periferie e la reindustrializzazione dell’ex Copmes per garantire una crescita dell’economia. <<La nostra idea per l’ex Copmes – ha affermato più volte Aliberti – è di avviare subito un bando che preveda l’assegnazione dei lotti alla piccola e media impresa locale ad un prezzo di vantaggio senza alcun guadagno per la partecipata del comune, chiedendo, invece, in cambio, agli assegnatari di creare nuovi posti di lavoro>>. Cavallo di battaglia del sindaco uscente, farmacista, la politica sui rifiuti e la raccolta differenziata, riqualificazione del centro storico e interramento della circumvesuviana. << In quest’ultimo anno – ha dichiarato Bottoni – abbiamo avuto ottimi risultati con la raccolta differenziata, coinvolgendo più di 3000 bambini con il progetto “Capitan Eco”, che ha permesso una maggiore sensibilizzazione del problema soprattutto verso le fasce più giovani e raggiungendo una percentuale che gli altri comuni ci invidiano pari al 40%>>. Vitiello, avvocato, invece, con i suoi otto giovani candidati si è promesso di realizzare nei primi 100 giorni di governo uno spazio autogestito per i giovani, di riportare in auge l’annosa questione del fiume Sarno e di riqualificare l’ex manifattura dei tabacchi. <<le liste che sostengono la mia candidatura – ha detto il candidato sindaco - puntano a fare del Sarno un argomento centrale, da riportare in auge nei primi cento giorni di governo. Puntiamo, inoltre, sulla delega al Sarno, che il sindaco dovrà assumere ad interim come massima autorità. Puntiamo ad una collaborazione con il commissario straordinario di governo Roberto Jucci coadiuvata da una piena consapevolezza da parte degli amministratori del proprio territorio per dare stimoli, consigli, suggerimenti e critiche>>. La lista, dei punti programmatici, però, potrebbe ancora essere più lunga, anzi, molte questioni sollevate da un candidato e poi da un altro si incrocerebbero inevitabilmente. Comizi a cadenza giornaliera, prima dell’uno, poi dell’altro e poi dell’altro ancora. Orari diversi, modalità diverse, toni diversi. Con una tempestività quasi perfetta, i candidati sindaco hanno invitato a parlare per loro nomi e volti noti, onorevoli ed esponenti di rilievo del panorama nazionale, quali Mara Carfagna per il Popolo della Libertà, Tino Iannuzzi, per il PD, Grazia Francescato per la Sinistra L’Arcobaleno. Un parterre di ospiti che si infittisce, in uno scenario teso come una corda di violino. In città, la campagna elettorale, è diventata sempre più frenetica tra visite porta a porta, volantinaggio, gigantografie che sovrastano le mura della città e tour fatti di tappe e appuntamenti per ogni candidato. In una situazione ancora da definire, è ancora presto per avanzare ipotesi o proiezioni su quello che sarà, i giochi sono ancora aperti. Francesca Cutino