SCAFATI, MOZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE PD SULL'ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI BOCCIATA DALLA MAGGIORANZA

È giunta venerdì in consiglio comunale la mozione, presentata dal gruppo consiliare del partito democratico ed illustrata dal Consigliere Michele Grimaldi, avente ad oggetto l'istituzione del registro delle unioni civili nel comune di Scafati. La mozione è stata respinta dall'amministrazione comunale. A favore il gruppo consiliare del PD, il consigliere del CO.TU.CIT. e finanche il gruppo di Fratelli d'Italia.

La riposta del sindaco alla mozione per la quale tanto ci siamo battuti è stata amaramente sorprendente. "No al registro delle unioni civili, ma sono disposto ad aprire le porte di Scafati al gay pride". 

Le istituzioni avrebbero il compito di dire sempre la verità ai cittadini, per favorire la maturazione di una coscienza critica e per far avanzare il livello di democrazia presente nei luoghi in cui governano. Dovrebbero inoltre avere rispetto per tutti coloro che rappresentano, partendo prima da coloro che non li hanno votati, per finire poi a coloro che li hanno votati. 

Il nostro sindaco viene meno costantemente a tutti e due i compiti. 

Al primo, viene meno quando fa finta di non sapere che il registro delle unioni civili è uno strumento (di civiltà) del quale si avvalgono in larghissima misura anche le coppie eterosessuali. 

Al secondo, viene meno quando, nel mentre dice no al registro delle unioni civili, propone di ospitare il gay pride a  Scafati facendo finta di ignorare qual è il senso del gay pride. Non una sfilata folkloristica, ma un momento in cui una parte dei cittadini si organizza per rivendicare dei diritti che gli vengono negati. Dunque, la provocazione del sindaco ci sembra una mancanza di rispetto che nessuno potrebbe permettersi, a maggior ragione un sindaco. 

La nostra solidarietà e vicinanza va a chi ancora in questa città viene discriminato in virtù delle sue scelte di vita o del suo orientamento sessuale. Ci troverete sempre dalla vostra parte.