ROMA, RIVOLUZIONE CRISTIANA: AL VIA IL CONGRESSO CON IL SALUTO A MATTARELLA

Rotondi: "senza la Dc e senza Berlusconi al governo a noi cattolici tocca una traversata nel deserto"
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Esordio classico per il primo Congresso di Rivoluzione Cristiana con tutta l'assemblea in piedi per l'inno di Mameli e un caldo indirizzo di saluto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella "presidio e garante delle liberta' costituzionali di cui i partiti sono suprema espressione". Ma l'applauso piu' lungo lo strappa il pensiero rivolto a inizio Congresso ad Alfredo Tarullo il portavoce del partito scomparso meno di tre mesi fa a soli 46 anni.

Il 'partito sulla rete' ha prodotto circa duecento delegati spesso giovanissimi ma anche di una certa eta'. Nessun volto noto della vecchia Dc, anche se una nota dell' Ufficio Stampa precisa che i militanti di Rivoluzione Cristiana possono definirsi sinteticamente democristiani.

Con la relazione da Presidente uscente, e probabilmente riconfermato domani, Gianfranco Rotondi, ha definito la missione di Rivoluzione Cristiana: "Una traversata nel deserto. Il cattolicesimo politico si č espresso nell'esperienza unitaria della Dc e nel tempo di Ruini con le convergenze trasversali sui valori. Sono due stagioni finite - continua Rotondi- oggi non c'č traccia dell' impegno politico dei cattolici. Il tema č rimosso,oscurato da una stampa tutta presidiata da orfani del '68 riciclati a destra e a sinistra ma sempre anticattolici. A destra i cattolici vengono confusi con l'integralismo degli atei devoti , a sinistra con qualche furbizia democristiana di Renzi. A chi ci segue oggi posso promettere solo una traversata nel deserto".

Ha poi aggiunto Rotondi: "E' finita la stagione del moderatismo democristiano. Alla destra populista di Salvini e a quella bancaria di Renzi opponiamo il programma del suo predecessore a Firenze Giorgio La Pira: lavoro, case, scuole, ospedali e chiese".