SCAFATI, REPLICA DI FOGLIAME A SCAFATI IN MOVIMENTO: "ATTACCO VIOLENTO E GRATUITO BASATO SU AFFERMAZIONI INFONDATE"

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In relazione alle dichiarazioni espresse da Scafati in Movimento, riportate da numerose testate giornalistiche e contenenti affermazioni gravi e lesive della dignità dell’assessore alla Biblioteca, Cultura e Real Polverificio Borbonico, Innovazione tecnologica, Comunicazione Istituzionale e Affari Generali, Antonio Fogliame, si precisa quanto segue:

Per competenza di assessorato, mai ho avuto notizia della installazione di un ripetitore telefonico in contrada Cappella, come erroneamente affermato dagli attivisti di Scafati in Movimento in una dichiarazione virgolettata non riferita ad alcun esponente in particolare; tale pratica risulta infatti correttamente assegnata al competente ufficio Tecnico – Servizio Urbanistica, come da prot. 30304, e dagli stessi evasa.

Non capisco quindi la violenza dell'attacco personale e gratuito da parte del Movimento nei miei confronti, che peraltro si basa su un'affermazione completamente infondata e per il quale mi riservo di attivare tutti gli strumenti legali a tutela del mio decoro e della mia immagine.

Per quanto attiene poi alle mie competenze in materia di assessorato all'innovazione tecnologica, varie sono le proposte che mi pervengono circa la telefonia e le infrastrutture informatiche e tutte vengono vagliate dai competenti uffici secondo l'indirizzo politico generale di garantire il contenimento dei costi e l'incremento dei servizi ai cittadini.

Quanto alle affermazioni offensive e gravissime circa la gestione delle politiche culturali ed in particolare il Real Polverificio Borbonico ed i cannoni in esso custoditi, voglio precisare che solo grazie all'interessamento del sottoscritto, come facilmente verificabile presso i referenti della Marina Militare, dell'Autorità Portuale e della Soprintendenza di Napoli, sono stati attivati i percorsi che hanno portato a Scafati(senza esborso di un solo centesimo per le casse Comunali) sei cannoni di età borbonica precedentemente ammassati presso il Molo S. Vincenzo di Napoli. 

La mia storia personale e familiare racconta il mio impegno come professionista, la mia dedizione alla città e la mia consuetudine di attivare tutti i contatti e la rete di relazioni utili a che la nostra Scafati possa acquisire un ruolo di centralità culturale rispetto al territorio, il tutto sempre e solo nel rispetto della legge e rapportandomi alle autorità competenti”.