Scafati: SOSPESI I PAGAMENTI DELL'ICI SU ALCUNE ZONE

Le zone ricadenti sono nell'area P.I.P
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Giustizia è fatta per i cittadini di Via S. Antonio Abate relativamente alla imposta ICI sulle zone ricadenti nell’area P.I.P. (Piano Insediamenti Produttivi). Con sentenze n. 336/02/07 e 337/02/07 depositate nel mese di maggio 2008, infatti, la Commissione Tributaria Regionale - sez. distaccata di Salerno - ha...

confermato le sentenze di primo grado (con conseguente rigetto degli appelli promossi dal Comune di Scafati) con le quali il giudice tributario aveva accolto le istanze dei cittadini scafatesi di Via S. Antonio Abate in merito ai tributi ICI. Di conseguenza, i proprietari delle aree ricadenti nella zona P.I.P. sono esonerati dal pagamento dell’imposta comunale, atteso che, nelle more di attuazione del piano in parola, le stesse aree non possono essere considerate edificabili. L’Amministrazione comunale, infatti, avendo imposto, per oltre un ventennio, un vincolo di inedificabilità assoluta sulle aree di via S. Antonio Abate, aveva spogliato, di fatto, i titolari delle stesse del loro pieno diritto di proprietà. Grazie al risultato conseguito con tenacia dall’avv. Laura Mari, difensore dei contribuenti citati in appello, il Comune di Scafati, con provvedimento adottato il 04.07.2008, ha deliberato la sospensione del pagamento del tributo ICI. Tale provvedimento si è reso necessario anche a fronte del crescente malcontento manifestato dai cittadini proprietari. Il suddetto vincolo, inoltre, secondo la tesi dell’avv. Mari, al di là delle questione tributaria, arrecherebbe un danno ai proprietari che si vedono riconosciuti una indennità di esproprio valutata su terreni considerati agricoli e non aree edificabili. Dalle notifiche delle indennità di esproprio offerte dall’Agroinvest S.p.A., società incaricata dal Comune di Scafati, si evince, infatti, che i terreni sono stati valutati come “seminativo irriguo”, con conseguente ed evidente danno economico per le famiglie dei contribuenti proprietari. Non si esclude, pertanto, l’inizio di un ulteriore contenzioso al riguardo. In tale contesto occorre sottolineare l’opportuno intervento, in sede di consiglio comunale, dell’ex consigliere Michele Chiavazzo (attuale presidente dell’IDV della sezione di Scafati) il quale, ancor prima dell’inizio del contenzioso, aveva evidenziato il concreto rischio di una soccombenza in giudizio, così come avvenuto con la vicenda delle bollette idriche, con evidente danno per le casse comunali. Ad oggi, infatti, il Comune dovrà sostenere le spese legali conseguenti alle condanne in appello. E’ auspicabile, quindi, un ravvedimento da parte dell’Amministrazione onde evitare ulteriori malcontenti e, soprattutto, pressioni sui cittadini contribuenti già quotidianamente tormentati dalle continue richieste di pagamento. Floriana Longobardi