Nocera Inf: GIORNATA PER LA SALVAGUARDIA DEL CREATO

Il messaggio di don Alessandro Cirillo
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Si celebra oggi, lunedì 1° settembre, la terza Giornata per la Salvaguardia del Creato che quest’anno ha per tema: "Una nuova sobrietà, per abitare la Terra". Per l'occasione il responsabile diocesano della Commissione Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato, don Alessandro Cirillo, ha scritto un...

messaggio relativo alla situazione ambientale dell'Agro nocerino-sarnese e della Campania. <<La celebrazione della Giornata della Salvaguardia del Creato intende essere un’occasione per riflettere sulla vocazione della famiglia umana, in quella casa comune che è la Terra. Davvero il pianeta è la casa che ci è donata, perché l’abitiamo responsabilmente, custodendone la vivibilità anche per le generazioni future. Sappiamo bene, però, che oggi la Terra è minacciata dal degrado ambientale di vasta portata, in cui l’eccessivo sfruttamento di risorse anche fondamentali, si intreccia con varie forme di inquinamento. Anche la nostra Terra dell’Agro è segnata da gravi crisi ambientali, come non ricordare alcune vere piaghe di questa nostra amata terra: - l’emergenza alluvioni che si ripresenta puntualmente dinanzi a precipitazioni meteorologiche di grande intensità, pur ben consci dell’alto prezzo che si è pagato in vite umane, appena dieci anni or sono durante i tragici fatti dell’alluvione di Sarno, ricordati anche dal nostro Vescovo nel suo messaggio “Le montagne portino pace” in occasione del decennale di Sarno; - l’inquinamento del fiume Sarno e degli innumerevoli sforzi che si stanno facendo da parte delle istituzioni preposte per la bonifica e la riqualificazione di esso, ma che trova ancora resistenze nelle coscienze di alcune persone, continuando a sversare in questo bacino idrico rifiuti di ogni genere, oggi diventato una fogna a cielo aperto; - l’emergenza rifiuti che impone scelte urgenti da parte delle istituzioni regionali, e un cambio di mentalità da parte di tutte le comunità dei nostri centri dell’Agro, perché si abbia a cuore il bene, la tutela e il miglioramento di quelle condizioni di vivibilità che impone il comune vivere. Occorre che le popolazioni dell’Agro si impegnino, insieme con le amministrazioni locali, per una seria politica ambientale, si potenzi la raccolta differenziata e che incentivino iniziative a tutela dell’ambiente (vedi il piantare nuovi alberi come segno di vita); - gli incendi boschivi che puntualmente si riprestano con la loro drammaticità, consumando così ettari ed ettari di terra, non solo per cause accidentali, ma spesso dovuti anche da mani dolose e criminali; - l’abusivismo edilizio, altra seria e complicata piaga dell’Agro, un giorno terra felix, oggi diventata un solo agglomerato di cemento; occorre che in questo senso lavorino le amministrazioni locali vigilando e contrastando quanti continuano a perpetrare abusi e le comunità ecclesiali sensibilizzino tutti alla legalità, facendo crescere in esse il senso di quella custodia che dobbiamo nutrire verso la casa comune che è la Terra stessa. Crediamo che sia efficace un rinnovamento delle pratiche – personali, familiari e comunitarie – non potrà realizzarsi senza una vera e propria “conversione ecologica”, cioè senza uno sguardo rinnovato sulle nostre esistenze e sui beni che le caratterizzano. Tale dinamica potrà trovare alimento in una spiritualità eucaristica, da parte delle comunità cristiane e da parte di chi non crede, ma che si sente ugualmente custode del bene primario che è la Terra, capace di promuovere l’apprezzamento e la gratitudine per quanto ci è dato, orientando a gustare con sapienza la densità dei beni della creazione, senza cedere alla tentazione che induce a volerne sempre di più. Che davvero il Signore della pace conceda un buon futuro alla nostra Terra, risvegliando i cuori al senso di responsabilità, perché essa possa restare per tutti casa abitabile, spazio di vita per le generazioni presenti e future>>.