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Luigi Cocco00:44
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uf.st.P.A. Pompei19:59
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PK COMMUNICATION00:39
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uf.st. Tommasetti00:18
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UF.ST.SPORTING ARECHI21:29
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Monica De Santis20:49
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STAFF SINDACO19:59
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Enzo Ruggiero00:35
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Monica De Santis23:53
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Marella Brunetto e Marco Pirollo23:19
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Virginia Maresca20:23
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Enzo Ruggiero00:11
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Luigi Cocco00:03
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PK COMMUNICATION23:33
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UF.ST.NURSIND SALERNO20:39
Scafati: OPERAZIONE TOMATER: MAXI OPERAZIONE DELLA GDF
Denunciati quattro imprenditori scafatesiesposto a rischio la salute di 200mla famiglie. Maxi sequestro di 800mila barattoli di conserva di pomodori scaduti e con etichetta falsa: questo è il bilancio dell’operazione “Tomater” (dal nome della targhetta contraffatta messa sui barattoli) condotta in porto dagli uomini al comando del capitano Dario Marano. L’operazione ha coinvolto tre depositi commerciali e diversi imprenditori operanti nell’intermediazione di alimenti. L’indagine ha portato al sequestro penale di 550.000 confezioni di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione o scaduti e a quello amministrativo di 250.000 confezioni di prodotti con etichette ingannevoli. Denunciati per frode in commercio, commercio di sostanze alimentari nocive e in cattivo stato di conservazione quattro imprenditori A.V., T.G., N.G., P.G. tutti di età intorno ai cinquant’anni e residenti a Scafati. Secondo gli inquirenti la rete effettuava acquisti di conserve di seconda scelta accollandosi, contrattualmente, l’onere di provvedere allo smaltimento di quelle che fossero risultate inidonee alla commercializzazione. Tuttavia, gli imprenditori non provvedevano affatto alla cernita, limitandosi a smaltire solo ciò che era totalmente inutilizzabile. Il resto dei prodotti, anche se privo dei minimi requisiti igienico – sanitari per la vendita, veniva rietichettato e commercializzato, preferibilmente sui mercati esteri, dove i controlli sanitari sono meno stringenti. L’intera operazione ha impegnato i finanziari per circa dieci giorni, tra la fase materiale dei sequestri e quella della ricostruzione della filiera commerciale. A far scattare le indagini sono stati i controlli effettuati di recente a carico di un autoarticolato a bordo del quale si trovavano alcune migliaia di confezioni di pelati, abilmente occultate tra basamenti in legno, tutte prive di etichette, in pessimo stato, arrugginite e con vistose fuoriuscite di concentrato di pomodoro. Gli investigatori non si sono accontentati delle iniziali confuse spiegazioni dell’autista e hanno effettuato un intervento presso il deposito destinatario del carico.