"FRA NUVOLE E PIETRE-LA P.A. COME POESIA E AMORE" IL LIBRO DI GIACOMO GIULIANO IN CUI L'AUTORE DIMOSTRA CHE PERFINO NEL CONTESTATO MONDO DELLA P.A. CI SONO STORIE MERAVIGLIOSE CHE RENDONO PIU' LUMINOSO IL GRIGIORE DELLA P.A.

L'autore, Giacomo Giuliano, dirigente di un comune della Penisola Sorrentina, conduttore televisivo alla Costanzo, di cui è stato anche ospite nella sua trasmissione "Costanzo show", ha scritto questo libro parlando di storie meravigliose che riguardano i dipendenti in tutte le loro sfaccettature.
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Poniamo il caso che un impiegato pubblico con funzioni dirigenziali, in un comune, decida di pubblicare in Albo Pretorio, fra incredulità diffusa, una circolare interna, che rappresenti non proprio un  ordine di servizio, ma  una sorta di  servizio d’ordine, quasi ad adottare una sentinella morale ed emotiva dell’essere,  che possa vigilare sull’ azione e sull’opera dei dipendenti,  con un riferimento alla norma giuridica e morale, ma soprattutto all’arte di comunicare ed alla capacità di amare, esortando a cercare in ogni atto la dimensione delle nuvole e non delle pietre.

Poniamo il caso che con questo provvedimento si chieda ai dipendenti di allenarsi in una straordinaria palestra emozionale e relazionale, in cui è grandioso poter stupire con premura il cittadino, esprimendo l’unicità e specificità del ruolo, sfiorando sguardi che cercano risposte, incontrando le necessità della gente, con garbo, stile e carisma. Una straordinaria opportunità di amare, che deve sorprendere con grazia inattesa chi arriva allo sportello di P.A..

Poniamo il caso che nello stesso atto si immagini che il Sindaco possa nominare un Assessore all'Amore (Personale e Servizi alla Persona), all'Etica (Servizi Sociali), all'Arte (Cultura, Eventi), alla Scienza (Lavori pubblici), alla Speranza (Bilancio- programmazione-Ambiente). Rimarrebbero libere la delega allo Stupore e quella alla Verità, per portare Innovazione e Trasparenza, con l’Utopia, lasciata all’opposizione. E non si tratterebbe solo di una questione terminologica, ma soprattutto di un cambiamento di prospettiva.

Poniamo il caso che il funzionario descriva in questo scritto i suoi dipendenti, parlando di storie incredibili, con girotondi folli,  matrimoni impossibili,  vigili radiosi, passando dal funambolico  “gerundio” Ferdinando al centralinista che vede più di chi vede,  oltre ad uno strano conflitto d’interessi dell’autore medesimo, (non si può assumere una moglie, ma si può sposare una dipendente…),  sino a parlare delle assurdità da smart-working e  di coloro  che sono  in quel posto ove i combattenti si riposano e i romantici risorgono, chiamato impropriamente “pensione”, comunicando a tutti che, al fine di far ottemperare a quanto richiesto,  leggerà attentamente nei loro occhi, alla ricerca del loro talento, cercando di percepire poesia, in un contesto descritto sempre impropriamente come luogo di sopraffazione e invidia,  ove non vigerebbe il merito e non potrebbe mai essere di casa l’arte di amare.

Poniamo il caso che tutto questo divenga un libro dal titolo "Fra Nuove e Pietre-La P.A. come Poesia e Amore" appena pubblicato dalla casa editrice "AUGH" del gruppo Utterson, come proclama di una rivoluzione d'amore per i pubblici dipendenti, utile forse anche a tanti cittadini che vedono nel dipendente pubblico solo una detestabile sagoma amorfa posta dietro ad un vetro che ci porrà problemi dopo una lunga fila.

Tutto ciò, al momento si è effettivamente avverato, e la cosa sta già facendo molto parlare poichè l'argomento è fra i più scomodi e l'accostamento di poesia e amore con la Pubblica Amministrazione sembrerebbe utopia, per cui il lettore rimane stupito da certe narrazioni solo apparentemente inverosimili.

Il libro è infatti una sorta di Circolare bizarra di un funzionario comunale, in cui l'autore partendo da una dicotomia metaforica fra le pietre e le nuovle, coltiva il grande sogno di trasformare l'arido contesto lavorativo nella Pubblica Amministrazione in una straordinaria officina di emozioni ed un imprevedibile fonte di amore.   

 
MA CHI E' GIACOMO GIULIANO? 
 
L’autore, Giacomo Giuliano, ha svolto la professione di avvocato per qualche anno a Capaccio-Paestum e dal 1998 ricopre funzioni dirigenziali presso vari uffici del Comune di Piano di Sorrento maturando una lunga esperienza nell’ambito della Pubblica Amministrazione.  
 
Dal 1991 al 1996 ha partecipato a numerose puntate del “Maurizio Costanzo Show” inventandosi dei monologhi comici di “simmetrie linguistiche”.
 
Con i medesimi monologhi ha partecipato ad altre trasmissioni RAI e Mediaset. Nel 1993 ha scritto il libro di sociolinguistica “Chi vuol intendere intenda altrimenti in camper…” edito da Franco Di Mauro Editore.
 
Ha collaborato presso l’Università di Salerno come Cultore della Materia alla Cattedra di Diritto dell’Informazione e della Comunicazione.
 
Iscritto all’Albo dei Giornalisti-pubblicisti dal 1992. collaborando con i quotidiani “Il  Mattino” e “Roma”, ha  curato e condotto  varie trasmissioni televisive presso emittenti private, soprattutto nella formula del Talk Show (TeleSalernoUno “Parliamoci Chiaro”,   Telecolore “Palco-Prodotti a lunga conversazione”). Presso l’emittente Telecolore, ha realizzato e condotto con Guido Carione il riuscito programma tv di itinerari antropologici e culturali presso vari paesi della Campania denominato “Paesia”.
 
Nel 2015 ha  scritto con Pasquale Curcio  testi e musica del Musical “La Giostra del Tempo” (l’amore nella storia di Paestum e Pompei e dintorni) con 20 brani musicali inediti pubblicati e distribuiti in un cd e con un mio libro, dal medesimo titolo, edito sempre da Franco di Mauro Editore,  rappresentato per la prima volta nell’Arena dei Templi di Paestum nell’agosto del 2015.