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Prisco Cutino01:01
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Giancarlo Conticchio20:30
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Portavoce Polizia di Stato20:16
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uf.st.CISAL20:03
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Prisco Cutino17:28
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UF.ST.FdI CAMPANIA01:27
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Enzo Ruggiero01:12
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UF.ST.VIETRI01:05
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Antonio Abate19:05
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UF.ST.VIETRI01:18
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Antonio Abate21:14
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uf.st. Tommasetti21:05
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Portavoce Polizia di Stato20:28
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Silvia De Cesare18:44
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UF.ST.01:17
"FRA NUVOLE E PIETRE-LA P.A. COME POESIA E AMORE" IL LIBRO DI GIACOMO GIULIANO IN CUI L'AUTORE DIMOSTRA CHE PERFINO NEL CONTESTATO MONDO DELLA P.A. CI SONO STORIE MERAVIGLIOSE CHE RENDONO PIU' LUMINOSO IL GRIGIORE DELLA P.A.
L'autore, Giacomo Giuliano, dirigente di un comune della Penisola Sorrentina, conduttore televisivo alla Costanzo, di cui è stato anche ospite nella sua trasmissione "Costanzo show", ha scritto questo libro parlando di storie meravigliose che riguardano i dipendenti in tutte le loro sfaccettature.Poniamo il caso che un impiegato pubblico con funzioni dirigenziali, in un comune, decida di pubblicare in Albo Pretorio, fra incredulità diffusa, una circolare interna, che rappresenti non proprio un ordine di servizio, ma una sorta di servizio d’ordine, quasi ad adottare una sentinella morale ed emotiva dell’essere, che possa vigilare sull’ azione e sull’opera dei dipendenti, con un riferimento alla norma giuridica e morale, ma soprattutto all’arte di comunicare ed alla capacità di amare, esortando a cercare in ogni atto la dimensione delle nuvole e non delle pietre.
Poniamo il caso che con questo provvedimento si chieda ai dipendenti di allenarsi in una straordinaria palestra emozionale e relazionale, in cui è grandioso poter stupire con premura il cittadino, esprimendo l’unicità e specificità del ruolo, sfiorando sguardi che cercano risposte, incontrando le necessità della gente, con garbo, stile e carisma. Una straordinaria opportunità di amare, che deve sorprendere con grazia inattesa chi arriva allo sportello di P.A..
Poniamo il caso che nello stesso atto si immagini che il Sindaco possa nominare un Assessore all'Amore (Personale e Servizi alla Persona), all'Etica (Servizi Sociali), all'Arte (Cultura, Eventi), alla Scienza (Lavori pubblici), alla Speranza (Bilancio- programmazione-Ambiente). Rimarrebbero libere la delega allo Stupore e quella alla Verità, per portare Innovazione e Trasparenza, con l’Utopia, lasciata all’opposizione. E non si tratterebbe solo di una questione terminologica, ma soprattutto di un cambiamento di prospettiva.
Poniamo il caso che il funzionario descriva in questo scritto i suoi dipendenti, parlando di storie incredibili, con girotondi folli, matrimoni impossibili, vigili radiosi, passando dal funambolico “gerundio” Ferdinando al centralinista che vede più di chi vede, oltre ad uno strano conflitto d’interessi dell’autore medesimo, (non si può assumere una moglie, ma si può sposare una dipendente…), sino a parlare delle assurdità da smart-working e di coloro che sono in quel posto ove i combattenti si riposano e i romantici risorgono, chiamato impropriamente “pensione”, comunicando a tutti che, al fine di far ottemperare a quanto richiesto, leggerà attentamente nei loro occhi, alla ricerca del loro talento, cercando di percepire poesia, in un contesto descritto sempre impropriamente come luogo di sopraffazione e invidia, ove non vigerebbe il merito e non potrebbe mai essere di casa l’arte di amare.
Poniamo il caso che tutto questo divenga un libro dal titolo "Fra Nuove e Pietre-La P.A. come Poesia e Amore" appena pubblicato dalla casa editrice "AUGH" del gruppo Utterson, come proclama di una rivoluzione d'amore per i pubblici dipendenti, utile forse anche a tanti cittadini che vedono nel dipendente pubblico solo una detestabile sagoma amorfa posta dietro ad un vetro che ci porrà problemi dopo una lunga fila.
Tutto ciò, al momento si è effettivamente avverato, e la cosa sta già facendo molto parlare poichè l'argomento è fra i più scomodi e l'accostamento di poesia e amore con la Pubblica Amministrazione sembrerebbe utopia, per cui il lettore rimane stupito da certe narrazioni solo apparentemente inverosimili.
Il libro è infatti una sorta di Circolare bizarra di un funzionario comunale, in cui l'autore partendo da una dicotomia metaforica fra le pietre e le nuovle, coltiva il grande sogno di trasformare l'arido contesto lavorativo nella Pubblica Amministrazione in una straordinaria officina di emozioni ed un imprevedibile fonte di amore.