ACQUA PUBBLICA A ROCCAPIEMONTE: I RITARDI DELL'AMMINISTRAZIONE PAGANO E LE VERITA' NON DETTE, PERCHE'

Luisa Trezza Consigliera Comunale Gruppo Rocca Futura- PD
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La consigliera comunale Luisa Trezza, all'indomani del consiglio comunale di giovedì 29 dicembre avente tra gli argomenti all'Ordine del giorno la discussione sull'acqua pubblica precisa quanto segue: la battaglia per l'acqua pubblica a Roccapiemonte rischia di diventare una farsa, per colpa di chi si proclama paladino ma nei fatti non si capisce dove vada a parare.

"Siamo riusciti dopo addirittura tre mesi (!!!) ad avere le prime risposte sulle attività poste in essere dall'amministrazione comunale nella battaglia per la gestione autonoma del servizio idrico. Solo dopo ripetute interrogazioni consiliari ed un accesso agli atti, ai sensi della legge 267 del 2000, dopo ben 30 giorni, lo scorso 21 dicembre, mi è stato consegnato il carteggio tra Comune, Gori ed Ente Idrico Campano, seppur ancora manchevole della nota, a mio avviso più importante, ed ossia la richiesta di gestione salvaguardata. Nonostante il 30 giugno fosse il termine ultimo per la presentazione delle istanze per richiedere la gestione salvaguardata, il Comune di Roccapiemonte fa partire una richiesta di sole tre righe (!!!) il primo luglio, un venerdì, e conseguentemente l'EIC (ENTE IDRICO CAMPANO) la protocolla il lunedì successivo, 4 luglio 2022. La famigerata richiesta viene mostrata finalmente durante il consiglio comunale di ieri, dietro ennesima interrogazione sull'ostruzionismo relativo all'accesso agli atti e solo dopo un duro botta e risposta con il segretario generale. Il 5 ottobre con nota inviata dall'Ente Idrico Campano le "tre righe" vengono bocciate perchè giunte oltre il termine stabilito, senza entrare nel merito della richiesta. Il 18 novembre, incredibilmente, in consiglio comunale, dietro ennesima interrogazione, l'Assessore all'acqua pubblica Annabella Ferrentino risponde che si era ancora in attesa di risposta, quella stessa risposta che era arrivata il 5 ottobre: delle due l'una o l'assessore non sapeva della risposta, nonostante fossero passati più di 45 giorni, oppure non ha detto la verità. In pratica se c'era una possibilità di salvare l'acqua pubblica a Roccapiemonte questa amministrazione è arrivata se non altro in ritardo. A questo punto il sindaco Pagano e la sua amministrazione dicano la verità e ammettano gli errori, sennò i dubbi sulla bontà della loro azione a tutela dell'acqua pubblica aumenteranno sempre più".