UDIENZA SARASTRA: IL PENTITO CASSANDRA NON CONOSCE ALIBERTI

Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia escludono Aliberti dai patti della camorra
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Cassandra. È lui l'ultimo pentito sentito ieri nell'inchiesta Sarastra, che vede come maggiore imputato l'ex sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. Cassandra, tra un colpo di tosse e un 'non lo so', ha risposto alle domande dell'accusa e della difesa da un luogo non precisato e protetto.

Si chiamano 'collaboratori di giustizia', sono quelli che hanno qualcosa da dire, che sanno, ma che in questo processo, puntualmente, non ricordano, balbettano, incespicano e inciampano su quesiti semplici e diretti. "Non ho mai conosciuto Pasquale Aliberti", "Non ho mai fatto campagna elettorale per la moglie, il consigliere regionale Monica Paolino", e ancora "I casalesi si accordavano direttamente con i clan del posto" e come se non bastasse "Le vicende degli appalti dei casalesi risalgono al 2007/2008". Affermazioni forti, chiare, che lasciano poco spazio all'interpretazione. Anche chi mastica da poco le procedure amministrative dovrebbe sapere che un appalto non si affida a chicchessia dall'oggi al domani e che il progetto preliminare deve diventare definitivo e poi esecutivo. Un processo che può durare mesi. In alcuni casi anche di più. Come se non bastasse, l'ex sindaco Aliberti si è insediato al Comune di Scafati nel giugno 2008. Date che non possono indurre all'errore. Aliberti era sindaco o non era sindaco, aveva rapporti con la camorra o non li aveva. E se non li aveva, come affermato dall'ultimo dei pentiti chiamato a testimoniare, perché il processo Sarastra è ancora in piedi? E se Aliberti non aveva contatti con la camorra perché si allungano ancora i tempi di un processo che sembra non finire mai? L'uomo, ha già scontato una pena preventiva che gli è costata la detenzione nelle carceri di Fuorni e di Sulmona, oltre a mesi trascorsi lontano dalla città tra Roccaraso e Praia a Mare. Il politico è al momento fuori dalle dinamiche elettorali, dopo le dimissioni da sindaco. La demolizione della persona è già avvenuta, nelle anguste celle del carcere di massima sicurezza e nelle perquisizioni che hanno svuotato le tasche e la vita di un uomo. Qual è il prossimo step? Intanto il 1 Aprile è stata fissata la prossima udienza, nel corso della quale dovrebbero essere sentiti una serie di esponenti dell'amministrazione locale. Un appuntamento molto atteso per le discordie politiche ancora vive in città. Gli scenari, ora, sembrano cambiare.

Se i casalesi trafficavano a Scafati nel 2007 bisognerebbe capire chi, come, perché lo facevano indisturbati. Una cosa è certa. Non siamo nel film 'A spasso nel tempo' dei fratelli Vanzina, dove bastava una navicella di fortuna per catapultare i protagonisti in un'epoca o annata diversa, tra l'ilarità e la comicità dei protagonisti. Qui, nel presente, sono le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia ad aprire gli occhi sul passato. Cassandra lo ha fatto, ma ciò che ha riferito, esclude palesemente il maggiore indagato.