SCAFATI, BOMBA CARTA AL ROXY BAR: DANNI ALLE COSE MA NIENTE ALLE PERSONE

Si riaccende la lotta per il predominio camorristico sul territorio
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Una Scafati diventata ormai invivibile sotto tutti i punti di vista, soffocata da stravolgimenti di traffico, da immigrati ad ogni angolo di strada o davanti a negozi, con la spazzatura che spesso non viene prelevata, e adesso anche la bomba. Insomma, una città che non si fa mancare niente.
 
Chi è andato a letto presto ieri sera, alle 0:15 in punto ha sobbolzato dal letto, svegliato da un botto fragoroso, e subito dopo tanto fumo, e con qualche vetro rotto, in particolare nei dintorni dell'accaduto.

Ma cos'era accaduto in via Pietro Melchiade? Una potente bomba carta davanti alla saracinesca del ROXY BAR, il cui scoppio ha causato notevoli danni alla saracinesca, all'ingresso del locale e al gazebo. Un chiaro avvertimento! Il Roxy bar si trova in pieno centro, a soli 200 mt dalla locale stazione dei carabinieri, a pochi metri dal Comune, e a pochi passi dal comando dei virgili urbani, e anche a pochi metri dall'ufficio postale. Fortunatamente non passava nessuno a quell'ora, né tanto meno macchine o motorini, al momento dello scoppio.

Il Bar è gestito dalla figlia del boss Franchino Matrone e dal genero, Gennaro Buonocore. E' un chiaro avvertimento per il boss "Franchino a belva" attualmente detenuto nel carcere di Opera. Detenuto è anche il figlio del boss, Michele Antonio, detto Michelino.

Si indaga a tutto tondo. I carabinieri e i vigili sono intervenuti subito, ma solo per constatare i danni al locale e a confermare che non esistono feriti o altro. Adesso le indagini che partiranno con l'esame delle registrazioni delle telecamere (pare ce ne siano un paio). Il botto si è sentito ovunque in città e anche nella vicina Pompei.

Quello che più angoscia i cittadini e i commercianti, è il messaggio che la camorra manda alla città e alla famiglia del boss. Una lotta tra clan? 

Probabilmente le competenze delle indagini andranno alla DIA di Salerno, che già da un anno e più monitora la situazione dei clan camorristici scafatesi.

La città di Scafati è colpita da questo atto, ma i cittadini non ci stanno, vogliono una reazione, anche da chi subisce queste angherie. Bisogna denunciare le estorsioni, le minacce, perchè solo così si potrà porre un freno. Molti voglio anche il Commissariato, per aumentare il numero di Forze dell'Ordine. La città non si sente sicura, dopo una certa ora, è diventato impossibile camminare per le strade scafatesi.

Tre le priorità assolute per Scafati: Commissariato di Polizia, Pronto Soccorso dell'Ospedale, e tolleranza zero.

Inanto, il 19 giugno arriverà a Scafati, la terza città della Provincia di Salerno per numero di abitanti, il Presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi.