UN'INVIATA DI STRISCIA LA NOTIZIA ENTRA INDISTURBATA NEL TRIBUNALE DI TORINO CON UNA SCACCIACANI, ED INGUAIA LA GUARDIA GIURATA

Da una parte Striscia rende un servizio utile, dall'altra inguaia la guardia giurata che perderà il posto. Dichiarazioni del Presidente nazionale delle guardie giurate
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Chiunque abbia visto il servizio di STRISCIA LA NOTIZIA di Lunedì sera si sarà reso conto dell'approssimazione dei controlli presso il tribunale di Torino. Max Laudadio usa una sua complice che entra nel Tribunale con una scacciacani nel Palazzo di Giustizia e una telecamera nascosta.

Lo scopo è proprio quello di dimostrare che i controlli sono approssimativi. L'inviata di Striscia vieni sì fermata quando squilla l'allarme del metal detector, le viene richiesto di svuotare la borsa, cosa che fa. Estrae quindi dalla borsa un mazzo di chiavi e altri oggetti metallici che potrebbero aver fatto suonare l’allarme. Bene, controllo finito e accesso libero al Tribunale.

L'inviata entra quindi con la pistola nella cintura e si aggira tranquillamente per il Tribunale, addirittura entra nella stanza di un giudice chiedendo informazioni. E' chiaro che se fosse stato un malintenzionato avrebbe potuto procurare gravi danni a persone o cose. 

Il fatto, reso noto da Striscia al Presidente del Tribunale, avrà degli strascichi poco piacevoli per la guardia giurata, che è stata sospesa e rischia il posto. 

Abbiamo raccolto le dichiarazioni del Presidente Associazione nazionale guardie particolari giurate, Giuseppe Alviti (ex candidato a Sindaco di Pompei alle prossime amministrative, che ha fatto un passo indietro per problemi di salute:

"La guardia giurata che ha effettuato i controlli ha 43 anni, una moglie e una bambina di 12. È lui la vittima sacrificale del servizio andato in onda qualche giorno fa su Striscia La Notizia, nel quale si vede una giovane donna che entra a Palazzo di Giustizia con un’arma nascosta sotto la maglia. La collaboratrice della trasmissione televisiva è stata sottoposta ai rituali controlli, ma nonostante ciò è riuscita a varcare l’ingresso del Bruno Caccia con una pistola giocattolo. L’addetto alla sicurezza che quella mattina avrebbe dovuto effettuare i controlli si trova ora a casa, con una lettera di sospensione dal lavoro che prelude a un possibile licenziamento. L’azienda gli contesta un po’ di tutto, compreso un danno d’immagine dal momento che il servizio è andato in onda sulle reti nazionali. Come al solito l'anello più debole viene colpito. Complimenti a striscia che ha di fatto aumentato il numero dei disoccupati (le aziende private di norma vogliono solo una scusa per  trovare a far spazio per varie ragioni) e invece di incastrare il vero male vedono l'esteriorità, quello che fa share. Invito pubblicamente Striscia o le iene a far un servizio sui mali della vigilanza, dal Regio Decreto 1931 da quando lo stato Italiano ha creato questa figura ibrida chiamata guardia particolare giurata, e approfondire su tanti lati, dalla latitanza dello Stato in primis, a finire ai massacrati finali, appunto le G.P.G., vittime sistematiche del sistema dagli imprenditori, ai consumatori finali. Cari Striscia e "Iene", se volete davvero cercare lo scoop ad ogni costo, c'è tanta carne sul fuoco. Possibile che voi così bravi non la vediate?"