GIUSEPPE ALVITI, CANDIDATO SINDACO DI POMPEI, E RAFFAELE BRUNO DEL MOVIMENTO IDEA SOCIALE: "IL GAS RADON PUO' UCCIDERE CHI LAVORA IN METROPOLITANA"

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Sapete cos’è il gas radon? All’Anm, azienda napoletana dei trasporti, lo conoscono bene, e questo ci conforta. Il radon è un elemento inodore e invisibile che si concentra ovunque ma ristagna negli spazi non arieggiati quindi soprattutto sotterranei. È radioattivo e perciò pericoloso per la salute e per l’insorgenza di tumori polmonari. Decisamente meglio evitarne l’esposizione prolungata. Sottoterra Napoli praticamente si duplica tanti sono i luoghi scavati nel tufo. Dagli antichi acquedotti alla metropolitana. La presenza massiccia di rocce vulcaniche fa del capoluogo, e dell’intera regione, il territorio più contaminato contaminati dal punto di vista geomorfologico con Friuli, Lombardia, Lazio e Veneto. 

La Linea 1
Le fermate delle stazioni della metro scendono a profondità notevoli e vanno pertanto monitorate con continuità al pari di cantine, «bassi», garage e sottoscala di edifici. Gli ultimi dati disponibili per l’Anm rilevati dalla società Tecnorad sono del 2015. Controllo biennale: i livelli risultano comunque al di sotto della norma (ovvero 400 bq, cioè bequerel, per metro cubo) tranne nel corridoio che collega la stazione Cavour con Museo. Lì si tocca quota 604 bq di media con picchi di 728 in particolare all’interno del box nel corridoio mentre nell’area antistante ci si attesta mediamente sui 563 bq. Pertanto il rischio sale per gli agenti di stazione. «Si consiglia – è scritto nella valutazione del 2015 - di chiudere il box o di intervenire con soluzioni impiantistiche idonee’ ovvero estrattori d’aria più potenti".

Il corridoio tra stazione Cavour e Museo
Cos’ha fatto negli anni l’Anm? «In quel corridoio – afferma l’ingegner Vincenzo Orazzo, direttore delle linee della metropolitana - gli agenti di stazione sono presenti in modo sporadico, magari per il controllo biglietti, e comunque non raggiungono in nessun caso permanenze superiori alle 4 ore. Rischi possono insorgere col radon quando si arriva a 8 o più ore consecutive. Inoltre è stato messo a punto un sistema di monitoraggio per i tapirulan (ce ne sono due, molto lunghi, ndr) da remoto, dal piano d’ingresso della stazione Museo, pertanto non v’è urgenza di tenere personale nel corridoio».

I livelli nelle fermate metro
In dettaglio, livelli leggermente più elevati ma sempre ben al di sotto dei 400 bq si registrano al banco agenti di stazione nella seconda uscita di Salvator Rosa, la più profonda della rete (377 bq nel secondo semestre, ma la media annua scende a 289), nel «locale telecomando» della stazione Toledo (348 bq). Molto bassi invece i livelli di gas radon a Montecalvario seconda uscita (47). I rilevatori vengono posizionati in loco per 3-6 mesi. La figura di «Esperto qualificato» previsto dalla legge finora è stato il professor Vincenzo Sannino della Tecnorad, che firma i rapporti. Il prossimo rilevamento dovrebbe essere a breve. «È in atto la procedura per individuare il soggetto che dovrà effettuare i rilievi» ricorda Orazzo.

Incidenza

E l’utenza della metropolitana? La legge non prevede monitoraggi in tal senso anche perché si presume che i pendolari sostino in ambienti sotterranei per lassi di tempo relativamente brevi. La nocività dell’esposizione per poco tempo al radon è molto bassa però sui fumatori incide di più. Il problema si pone anche per gli edifici, ovviamente parliamo di ambienti sempre chiusi, senza finestre. Non si scherza: l’inalazione di alte quantità concentrate di gas aumenta il rischio di tumore ai polmoni.

Sicurezza
Maurizio Barberino della Uil afferma: "In effetti le norme non prevedono che un ente pubblico come l’Arpac, agenzia per l’ambiente, venga cooptata in questo tipo di attività. Invece sarebbe opportuno un’ulteriore sovrintendenza dei dati proprio da parte dell’Arpac", prosegue il sindacalista.

"Su queste operazioni siamo attentissimi – riprende l’ingegner Orazzo dell’Anm –, non siamo una azienda qualunque e il carattere pubblico esclude del tutto la riscossione di profitti personali. I controlli sono seri".

Giuseppe Alviti e Raffaele Bruno del Movimento idea Sociale incalzano: "Sappiamo dei monitoraggi però abbiamo chiesto all’azienda di essere presenti con un rappresentante della sicurezza al prossimo rilievo. Del resto accade anche per le analisi su polveri sottili, ferodo e per le vibrazioni muscolo-scheletriche. Saranno certamente analisi obiettive ed esatte, non ho dubbi, però sono eseguite da un privato non dall’Asl e il committente è la stessa Anm"