SALERNO, NASCE LA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLE COSTRUZIONI DI CEPI PER UNA NUOVA RAPPRESENTANZA DEL SETTORE

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«L’edilizia è da sempre un settore centrale per la crescita e lo sviluppo dell’economia del nostro Paese. È quindi per noi motivo di grande soddisfazione poter annunciare che parte così importante del settore in Campania e in particolare della provincia di Salerno abbia deciso di mettere in sinergia le proprie capacità e competenze aderendo alla Confederazione europea delle Piccole Imprese. Per questo voglio Ringraziare Antonio Lombardi che ha accettato la richiesta dalla giunta nazionale di CEPI di presiedere la Federazione Nazionale delle Costruzioni». Così il presidente della Confederazione europea delle piccole imprese Rolando Marciano annuncia la nascita della Federazione Nazionale delle Costruzioni di CEPI, che associa e rappresenta in tutta Italia oltre 8.000 imprese edili. L’atto costitutivo è stato sottoscritto questa mattina a Roma presso la sede nazionale Di CEPI.

Tra i soci fondatori, l’A.C.S. l’Associazione dei Costruttori Salernitani, presieduta da Antonio Lombardi. L’intesa, di fondamentale importanza per dare nuovi riferimenti ad un settore duramente provato dalla crisi, punta a creare un nuovo sistema di rappresentanza e bilateralità improntato all’efficacia, all’efficienza, all’innovazione. Un sistema meno gravoso per le aziende che sia di concreto supporto all’attività imprenditoriale quotidiana in termini di consulenza, formazione, qualificazione, affiancamento.

«L’Associazionismo e la rappresentanza di categoria nel comparto edile – ha commentato il presidente di A.C.S. Antonio Lombardi subito dopo la sottoscrizione dell’atto costitutivo – è divenuta negli ultimi anni troppo gravosa dal punto di vista economico, autoreferenziale, scarsamente incisiva sul piano politico, venendo meno in tal modo ad ogni funzione di concreto supporto alle problematiche delle imprese. Questa nuova Confederazione vuole porsi come un riferimento nuovo per il settore delle costruzioni, con servizi meno gravosi per le imprese ma nel contempo più qualificati e qualificanti. Puntiamo a costruire un sistema di rappresentanza meno autoreferenziale e più concreto, che si traduca anche in maggiori opportunità per chi vi aderisce».