SCAFATI, SCIOGLIMENTO, ALIBERTI: "QUESTI SONO I FATTI. SOLO IL TEMPO CI DIRA’ LA VERITA' "

Lette le motivazioni sullo scioglimento per camorra, firmato dal Ministro PD Minniti, ci rendiamo conto di quanto esse siano inconsistenti. Se così fosse, dovrebbero essere sciolti tutti gli 8400 comuni italiani. Ecco la dichiarazione dell'ex Sindaco Pasquale Aliberti
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Cari miei concittadini, 

ho letto il decreto di #scioglimento e, al di là della fiducia nelle istituzioni, per chiarezza verso chi mi ha odiato e amato, criticato o sostenuto, è giusto che anche io faccia una considerazione sui fatti che ci vengono contestati.

QUESTIONE ACSE:
erano stati indagati dirigenti e componenti del cda, per associazione camorristica aggravata dall’articolo 7. Fu lo stesso P.M., dopo una indagine di tre anni ad archiviare il procedimento giudiziario. 
Mi chiedo: è stato riaperto il caso?

MANIFESTO TROVATO IN UN PIAZZALE DI FRANCHINO MATRONE DETTO 'A BELVA':
è possibile che un clan possa sostenere quel sindaco che, proprio in occasione delle elezioni provinciali (maggio 2009, teatro S.Pietro) cui si riferisce il manifesto, in un consiglio comunale al quale erano presenti carabinieri e l’affiliato in prima fila, acquisì al patrimonio comunale, un bene dal valore di circa 300 mila euro per realizzare un centro sociale? Un azione che nessuno prima aveva avuto il coraggio di fare...un bene che la Procura riteneva di proprietà del braccio destro di Franchino Matrone detto ‘a belva’.
E’ possibile che mi abbiano appoggiato componenti di quel clan che, in una intercettazione telefonica, parlano di minacce di sangue verso la mia persona?

TABELLONI FUNEBRI:
la verità è nella procedura amministrativa. Mai ci siamo fermati sull’abbattimento di tabelloni abusivi. Se c’è stato qualche ritardo, si può evincere l’errore di procedura ma non certamente il condizionamento di alcuno. 
Non abbiamo avuto paura a confiscare e acquisire, come avremmo potuto fermarci davanti a tabelloni pubblicitari?
Mai, inoltre, sono stato medico competente dell’impresa ‘Eternità’.
Sono stato, invece, medico competente dell’impresa ‘Infinito’, che non è quella menzionata nel decreto di scioglimento, ma un’impresa che si occupa di ristorazione e non di pompe funebri.

APPALTO POLO SCOLASTICO:
la gara d’appalto è stata eseguita da componenti del Provveditorato alle Opere Pubbliche e non dal Comune. Con la rescissione contrattuale ai danni dell’impresa, abbiamo fatto pagare alla stessa una penale di 400mila euro per grave inadempienza: cosa dovevamo fare di più?

APPALTO EX COPMES:
dopo tre anni dall’appalto, viene arrestato, nel 2016, l’amministratore di una impresa collaterale (che stava in avvalimento) che non aveva, però, mai effettuato lavori all’interno dell’area. 
Dovevamo essere veggenti sull’arresto di questo signore? Mica mancava il certificato antimafia?

ABBATTIMENTO OPERE ABUSIVE:
abbiamo eseguito tutte quelle ordinate dalla Procura, come hanno fatto tutti i comuni d’Italia, semplicemente perchè la capacità di contrarre mutui era residua.

RELAZIONE MINISTERO ECONOMIA E FINANZA:
i rilievi che ci sono stati mossi appartengono al 70% degli attuali comuni d’Italia. Eravamo in deficit strutturale neanche in dissesto o pre dissesto come quasi tutti i comuni superiori ai 50mila abitanti. Oggi il Comune di Scafati ha più solidità finanziaria di come lo abbiamo trovato. Premesso che le dirigenze le abbiamo fatte su parere della Corte dei Conti e i progetti obiettivo per i dipendenti si facevano da 15 anni e servivano a far funzionare meglio i servizi, mi chiedo: cosa c’entra tutto questo con la camorra?

Mai ho chiesto voti ai camorristi promettendo altro in cambio, mai ho favorito appalti, affidamenti o preso tangenti.
Tutto questo è scritto nelle carte e dimostrato dalle procedure amministrative che mai trovo vengano messe in discussione nella stessa relazione. 
 La camorra l’ho combattuta come potevo, da sindaco di frontiera, con atti forti e coraggiosi. Con una grande passione e una dignità che non consentirò mai a nessuno di ‘processare politicamente’, per i miei figli, per la mia famiglia, per chi mi ha voluto bene, per il mio popolo. Che non consentiró di processare soprattutto ai miei oppositori, soprattutto quelli che, eletti nelle mie liste, hanno condiviso I primi cinque anni di sindacato, proprio quelli che piú dei restanti vengono messi in discussione nella relazione.

Mi aspetta una lunga battaglia per affermare la verità, continuando ad avere sempre grandissima fiducia nella Magistratura.

Un popolo intero conosce la mia storia umana e politica. È lo stesso che mi ha voluto sindaco di Scafati.

SOLO IL TEMPO CI DIRÀ SE TUTTO QUESTO ERA GIUSTO.