SCAFATI, RINVIATO A GIUDIZIO L'EX COMMISSARIO BORTOLETTI

Il rinvio a giudizio in seguito alla denuncia dell'ex Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, e dall'ex consigliere delegata alla sanità, Brigida Marra, che si opposero alla certificazione di Bortoletti sull'emergenza garantita dagli ospedali di Sarno e Nocera, che causò poi la chiusura dell'ospedale di Scafati con grave danno per i cittadini scafatesi.
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Ospedale M.Scarlato: la Procura di Salerno rinvia a giudizio l'ex Commissario M. Bortoletti, udienza fissata per il 7 marzo.
Questa è una importante vittoria della città di #Scafati e di chi non ha mai mollato anche quando altri, i soliti oppositori, sostenevano il contrario, facevando demagogia sulle responsabilità o addirittura tramavano, politicamente, insieme a chi aveva deciso la fine del M. Scarlato.

La denuncia presentata contro il Commissario da Pasquale Aliberti nella qualità di Sindaco e da me nella qualitá di consigliere con delega alla Sanità contro quel Commissario il quale, certificò che l'emergenza a Scafati era garantita dai presidi ospedalieri di Sarno e di Nocera decretandone la chiusura, è la dimostrazione che tutto nasceva da un macroscopico falso relativo ai tempi di percorrenza Scafati Nocera, cronometrati in 5 minuti. Un errore evidente, rispetto al quale nessuno ha mai osato opporsi al colonnello dei Fratelli d'Italia. Una vicenda che dimostra, invece, che eravamo gli unici, come amministrazione, a non avere interessi politici da tutelare.

Soprattutto, è la dimostrazione che Scafati non doveva chiudere, come sostenuto dallo stesso PM Dott.ssa Cassaniello che, nel provvedimento sostiene appunto che la falsa l'attestazione sui tempi, avrebbe tratto in inganno l'allora Commissario ad Acta Stefano Caldoro, fino ad indurre lo stesso alla chiusura, visto il grave deficit economico prodotto dalla gestione Bassolino.

Il rinvio a giudizio del Commissario Bortoletti, è un provvedimento che ci mette oggi più di ieri nelle condizioni di chiedere l'immediato stanziamento per i lavori funzionali alla riapertura, visto anche il nuovo Piano Ospedaliero, prima a firma Caldoro, oggi confermato dal commissario Polimeni al quale, pure avevo fatto appello.

È altresì, un provvedimento che ci mette però anche nella condizione di costituirci parte civile e di chiedere, attraverso l'ex sindaco, un risarcimento danni di milioni di euro per i danni arrecati alla nostra comunità, sul piano della salute e dell'immagine.