SCAFATI, ARRIVANO I COMMISSARI: SCIOLTO IL COMUNE PER INFILTRAZIONI CAMORRISTICHE

Non si conoscono ancora le motivazioni che hanno indotto il Ministro Minniti (PD) a sciogliere il Consiglio Comunale"
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Sullo scioglimento del Comune di Scafati per infiltrazioni camorristiche ci sono molte dichiarazioni, tra quelle a noi pervenuteci ci sono le seguenti: 

Ex Sindaco Aliberti: "Apprendo con profondo dolore la notizia dello scioglimento del consiglio comunale di Scafati, dopo una indagine di lunghi mesi. Non sono più Sindaco ma sono certo della legittimità degli atti prodotti e della camorra che sempre abbiamo tenuto a distanza, adottando anche atti forti. Leggeremo le motivazioni e insieme agli avvocati valuteremo, da subito, un eventuale ricorso al Tribunale Amministrativo. È giusto che paghi chi ha commesso errori, non è giusto penalizzare una comunità se non ci sono chiari e validi elementi di condizionamento. È una battaglia di giustizia nei confronti degli scafatesi tutti perché sono certo che il sindaco e i loro rappresentanti istituzionali li hanno scelti sempre in libertà e nella democrazia. Un abbraccio forte"

In merito allo scioglimento del consiglio comunale di Scafati, i Consiglieri e Assessori che hanno fatto parte della Maggioranza Dichiarano quanto segue:

"Con profondo rammarico, apprendiamo della decisione del Consiglio dei Ministri di sciogliere il comune per infiltrazione camorristica. Attendiamo fiduciosi le motivazioni che hanno indotto a tale decisione. Scioglimento a cui è possibile presentare ricorso avendo in noi consapevolezza nell' aver visto agire in ogni occassione questa amministrazione con trasparenza e correttezza. Non in modo solo formale ma sostanziale. Alla luce di tale certezza, difenderemo sempre questa esperienza politica e amministrativa con la speranza di far valere la verità".

Angelo Matrone, ex consigliere comunale: "Scafati ha subito l'onta del secondo scioglimento dopo il primo negli anni Novanta. Si tratta di una pagina tremenda, di cui deve ritenersi responsabile l'intera classe politica cittadina". Così Angelo Matrone, ex consigliere comunale, ha commentato il provvedimento del Consiglio dei ministri, che questa mattina ha sciolto l'Ente di Palazzo Mayer per infiltrazioni camorristiche. "Che quanto successo oggi ci sia da lezione per i prossimi anni. Abbiamo regalato alla comunità una delle più brutte pagine di storia. Adesso si riparta da zero, dando vita anche a una rivoluzione interna in Municipio. Appalti, incarichi e società partecipata vanno analizzata sulla scorta di quanto deciso oggi. Abbiamo vissuto otto anni difficili e tremendi, che adesso paghiamo inesorabilmente. Inutile parlare di elezioni o alleanze, visto che si andrà a votare almeno tra due anni. Scafati ha perso la faccia. Il merito va a chi l'ha governata fino a dicembre. Qui non si tratta di essere oppositori feroci. Voglio vedere chi ha il coraggio di definire il Governo Gentiloni nemico dell'ultima maggioranza che abbiamo avuto in città".

"Abbiamo appreso oggi con molta tristezza la decisione adottata dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'Interno Marco Minniti, di "Scioglimento del Consiglio Comunale di Scafati ai sensi dell'art 143 del TUEL.
Non voglio entrare nel merito delle motivazioni che non conosco e che pertanto, aspetto di conoscere.
Posso già dire però, che da avvocato non riesco ad accettare e condividere un provvedimento che oggi, non può garantire il rispetto del principio di "terzietà" sancito dall'art 111 della Costituzione italiana dal momento che, si tratta di un provvedimento NON adottato da un organo giurisdizionale.
È questa la ragione per la quale, a prescindere da quelle motivazioni che non conosco, nella qualità di ex consigliere comunale insieme ai miei colleghi, presenteremo certamente ricorso. 
Non posso da cittadina, da avvocato e da politico condividere che la fine di un consiglio comunale venga proposta da un Ministro che con tutti i rispetti, è un politico eletto senatore nelle liste del PD.
Nulla contro il Ministro ma la mia città, quella che con passione in questi tre anni insieme ad una grande squadra abbiamo amministrato, merita di essere giudicata con un provvedimento che sia adottato nel rispetto del principio di "terzietà", del contraddittorio tra le parti e del giusto processo da chi ha potere giurisdizionale.
Fiducia nella magistratura"

Saremo lieti di accogliere altre eventuali dichiarazioni che vorranno pervenirci.