Scafati: DUE ANNI E MEZZO PER IL RISANAMENTO DEL SARNO

Jucci a Scafati per valutare lo stato dei lavori presso i cantieri aperti del territorio
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Ci vorranno ancora due anni e mezzo per il superamento dell’emergenza socio-economico-ambientale del bacino idrografico del fiume Sarno, un’impresa faraonica che sul piano economico non ha pari in Italia e forse anche in Europa. A darne conferma è stato il commissario di Governo Roberto Jucci, questa mattina a Scafati per...

un giro di perlustrazione dei cantieri in corso sul territorio, impegnati nel completamento dei collettori – quello di S. Antonio Abate – e del depuratore – in via Pasquale Vitiello. Un appuntamento con il territorio che il generale Jucci, avrà ogni martedì. A fine giro di ricognizione, il commissario, alcuni esponenti del suo staff di Ingegneri e il primo cittadino Pasquale Aliberti, si sono recati a palazzo di città per illustrare alla stampa l’attuale situazione degli interventi commissariali, giunti quasi al termine e anticipare le mosse future. Le linee giuda degli interventi del commissariato di Governo si sono sviluppate tenendo presente due esigenze fondamentali: evitare ulteriori sversamenti di reflui inquinanti rimuovendo le cause del degrado ambientale tramite la costruzione di Impianti di depurazione, Collettori, Reti Fognarie e quindi eliminare i sedimenti inquinanti attraverso l’attività di bonifica. <<Quando il Bottaro verrà bonificato e la rete fognaria verrà collegata ai collettori e al depuratore, Scafati potrà ritornare la “piccola Venezia” di una volta>>. E’ quanto ha dichiarato Jucci indicando il 2010 come anno risolutivo del progetto, costato cifre da capogiro pari a 660 milioni di euro. Cifra, attualmente impiegata per il risanamento del bacino del Sarno, che non comprenderebbe alcune zone ancora da bonificare, dal costo di 150 milioni di euro e che oggi il commissariato fatica a reperire. << Questa mattina ho visitato il cantiere impegnato nella costruzione del collettore 1, che, insieme al cantiere impegnato nella realizzazione del depuratore in via P. Vitiello ha avuto per un certo periodo uno stop, per poi riprendere i lavori. Attualmente il collettore è al 60%, mentre il depuratore è al 94%, quasi pronti per la consegna che avrà luogo a fine anno. Due opere, invece, sono in arrivo: il risanamento di Foce Sarno – Scafati – Bottaro – Fienga e la realizzazione della rete fognaria di Scafati costata circa 31 milioni di euro invece di 13 come era stato preventivato, per responsabilità del sottoscritto>>. Unico punto controverso, a detta di Jucci, resta la realizzazione delle vasche di laminazione, la cui progettazione ed estensione potrà avvenire soltanto quando sarà chiara la possibilità di utilizzare o meno il secondo tratto del canale Conte Sarno, ad oggi oggetto di studi della Regione Campania. Solo a progetto finito e quindi dopo aver portato a termine le vasche di espansione, i lavori di sistemazione e il dragaggio del Marna e del Sarno si potranno evitare i continui allagamenti ed esondazioni del fiume. Il collettore Sub 1, raccoglierà le acque nere delle reti fognarie di Scafati – Pompei e S. Antonio Abate e le convoglierà al Depuratore. Le acque depurate, quindi pulite, verranno rimesse in circolo nel fiume Marna che a questo scopo è stato bonificato e che si sta provvedendo ad allargare per contenerle senza pericolo di esondazioni. Un’altra problematica ciclica legata al Sarno e ai suoi affluenti, è il puzzo maleodorante che viene sprigionato dalle acque durante il periodo estivo, a fronte del quale il primo cittadino ha chiesto un intervento mirato per trovare una soluzione o quanto meno ridurre l’annoso problema. <<La presenza del generale Jucci – ha detto il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti - ci rassicura molto sullo stato dei lavori presso i cantieri aperti nel nostro territorio. Ho chiesto al commissario di trovare una soluzione preventiva al tanfo proveniente dal fiume, dovuto non alla lavorazione dei pomodori ma al caldo torbido della stagione estiva>>. Dalle industrie conserviere, infatti, nell’ultimo anno si sono registrate riduzioni considerevoli di acqua prodotta grazie ad interventi e prese di posizione mirate a scoraggiare la pratica degli sversamenti. Francesca Cutino