Scafati: EXTRACOMUNITARI, NECESSARIO UN PROVVEDIMENTO

L'interrogazione del consigliere del PdL Mariano Falcone
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La realtà locale come specchio dell’Italia. Mentre il governo nazionale discute sul tema della Sicurezza mettendo a punto una serie di interventi per arginare il fenomeno della criminalità e della prostituzione, mentre la questione degli extracomunitari e della loro crescente presenza sul nostro territorio diventa sempre...

più centrale, ecco che sul piano locale le istituzioni si muovono di conseguenza, cercando di seguire le direttive nazionali. E’ quello che sta accadendo a Scafati, città cerniera tra l’area napoletana e l’area vesuviana, dove è sempre più difficile fare la conta degli immigrati in regola e di quelli clandestini. In assenza di un censimento in grado di quantizzare gli extracomunitari del territorio, le porte restano aperte a qualsiasi forma di clandestinità, basta pensare al numero disarmante di immigrati a Scafati che quotidianamente circolano indisturbati per le strade, ritrovandosi in alcuni punti nevralgici della città come il quartiere Vetrai e via Cesare Battisti, realtà multietniche spesso nel mirino di Carabinieri e forze dell’ordine. E’ in questa zona, infatti, che zingari, rom, marocchini e altre etnie si ritrovano, vivono e, in alcuni casi delinquono. Non sono nuovi ai cittadini scafatesi, schiamazzi serali presso quelle strade e atteggiamenti molesti verso donne e ragazze. Non è una novità il coprifuoco dopo le 20,00 che induce i residenti della zona ed eventuali cittadini di passaggio a non attraversare tali zone perché “pericolose”. Una faccia, questa, dell’immigrazione che non ha nulla a che vedere con una società multietnica caratterizzata dalla civile e pacifica convivenza. Una realtà, che già da tempo ha messo in allerta il partito di Alleanza Nazionale con la sottoscrizione di numerose proposte dirette alla precedente amministrazione e petizioni popolari. Una richiesta, che oggi ritorna con più veemenza e che il consigliere del Popolo della Libertà Mariano Falcone ha presentato all’assessore alla Sicurezza, Guglielmo D’Aniello, al sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, al comando della Polizia Municipale, dei Carabinieri e delle fiamme gialle. <<Nel centro storico – scrive Falcone – si è creato un senso di timore e disagio per la presenza di un elevato numero di extracomunitari molti dei quali clandestini. Nelle ore serali, inoltre, si nota la presenza di individui ubriachi e sempre di nazionalità non italiana che spesso danno adito a risse e schiamazzi>>. Una premessa che viene chiarita subito dopo con un’interrogazione sui provvedimenti che l’amministrazione intenderà adottare, “anche in virtù delle nuove normative introdotte dal governo di centro-destra per individuare gli illegali, i clandestini e i cittadini italiani che fittano case in nero e permettono a decine di individui di soggiornarvi in modo non conforme alle leggi dello Stato>>. Un mercato ed un’economia sommersa tutta a danno dei cittadini onesti, italiani o immigrati in regola che siano. Francesca Cutino