Scafati: UNA SEDE PER IL COMITATO <<UNITI PER LE PERIFERIE>>

Il presidente Bellezza: <<Vogliamo offrire un servizio alle periferie>>
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Il Comitato Uniti per le Periferie chiede una sede. Proprio questa mattina, il presidente dell’associazione, Ciro Bellezza, ha protocollato una richiesta specifica rivolta all’assessore alle Politiche Sociali Cristoforo Salvati e al sindaco di Scafati Pasquale Aliberti ribadendo la natura del Comitato composto da 52 persone tutte residenti nelle...

periferie di S. Pietro ed in particolare in via Annunziata, una strada che riversa in uno stato di degrado e di abbandono. Il neonato comitato, inaugurato il 19-02-2008, si è impegnato in questi mesi nel portare alla luce le problematiche che attanagliano la zona nel tentativo di risolvere quantomeno i piccoli cavilli quotidiani, dal palo della luce alla realizzazione di dossi lungo la strada spesso interessata da incidenti stradali, dall’offerta di servizi navetta per un collegamento più efficiente tra la periferia ed il centro ad una bonifica della strada interessata da un’area, di proprietà dell’ANAS, completamente invasa da erbacce e da rifiuti. Una discarica a cielo aperto che costituisce un pericolo di non poco conto per bambini e residenti. Oggi, invece, il Comitato Uniti per le Periferie chiede una sede e lo fa elencando le iniziative che potrebbero nascere presso la stessa. “Creare uno sportello che possa fungere da punto di riferimento e collegamento tra l’amministrazione comunale e le periferie”, questo il primo obiettivo evidenziato dal presidente Bellezza che si riconduce all’esigenza di dare voce ai cittadini di S. Antonio Vecchio. “Costituire un riferimento ed un aiuto, orientato alle fasce più deboli (anziani e portatori di handicap) per risolvere le problematiche comuni che tali categorie hanno, quali acquisto medicinali, accompagnamento presso uffici postali, banche, etc..”. Un aiuto pratico e concreto, dunque, a chi per un motivo o per un altro non è in grado di raggiungere un luogo ricollegandosi ad un altro obiettivo, quello di “Istituire un servizio che possa fungere da ponte fra le suddette categorie ed il medico di base, superando quei problemi fisiologici cui molto spesso sono soggette tali categorie, come ad esempio la consegna a domicilio di prestazioni mediche”. Nella richiesta si legge inoltre “Costituire un punto di ascolto e di sensibilizzazione sulle politiche sociali; creare un punto di aggregazione socio/culturale, quali gite, corsi cucito/cucina, computer etc..; surrogare attività comunali sul territorio, segnalazioni di disservizi quali: interruzione servizio idrico, dissesti stradali, interruzioni di elettricità; creare un servizio di assistenza morale a domicilio per le suddette categorie”. Il tutto, fa sapere Bellezza, senza scopo di lucro. Francesca Cutino