Agro: IL CIPOLLOTTO NOCERINO RICEVE IL MARCHIO DOP

Prodotti nostrani nel mondo
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Il consorzio Hortus Felix inizia la scalata per lo sviluppo socio-economico dell’Agro: Il punto di partenza sarà la tutela e la valorizzazione delle produzioni agricole tradizionali dell’Agro-Nocerino Sarnese...

Punta di diamante del progetto, il Cipollotto Nocerino, prodotto a cui, a partire da maggio 2008, è stato riconosciuto il marchio DOP (Denominazione Origine Protetta) “Il percorso non è stato assolutamente semplice- ha dichiarato il presidente del consorzio, Giuseppe Bulleri(in foto)- molteplici le difficoltà di ordine tecnico-legale-burocratico che si sono dovute superare e solo dopo cinque anni dalla presentazione della domanda al Ministero delle Politiche Agricole, per iniziativa del Consorzio HORTUS FELIX, finalmente ce l’abbiamo fatta”. Attraverso il riconoscimento del prestigioso marchio DOP, riconosciuto dall’intera comunità europea, si è raggiunto un obiettivo fortemente voluto dagli operatori del settore e dalle Istituzioni Pubbliche del territorio conferendo, per vie traverse, pregio e valore aggiunto alle produzioni agricole del territorio dell’Agro nonché un prevedibile incentivo al turismo e al patrimonio culturale locale “In Europa il marchio DOP è lo strumento socio-economico-legislativo più importante per la tutela e valorizzazione delle produzioni tipiche- spiega il dott. Bulleri – questo prestigioso marchio contribuirà a posizionare stabilmente il CIPOLLOTTO NOCERINO tra i prodotti leader del mercato europeo e tutelarlo da possibili sleali concorrenze”. Potranno beneficiare del marchio comunitario le aziende che operano nella filiera del Cipollotto con le sedi operative ricadenti nei territori amministrativi dei seguenti comuni: Angri, Castel San Giorgio, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Roccapiemonte, S. Egidio del Monte Albino, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sarno, Scafati, Siano (Prov. Salerno). Boscoreale, Castellammare di Stabia, Gragnano, Poggiomarino, Pompei, Sant’Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Striano, Terzigno (Prov. di Napoli). “La coltura del Cipollotto rappresenta la principale fonte di reddito per la maggior parte delle aziende agricole dell’Area- conclude Bulleri - esso Produce economie per un fatturato di circa 60 milioni di euro, oltre a quelle generate dalle attività dell’intera filiera e dall’indotto. Viene coltivato e commercializzato per 12 mesi l’anno e interessa una superficie di circa Ha 3000. E’ la produzione che più di tutte si attaglia alla tipologia delle nostre aziende di ridotte dimensioni e a carattere familiare”. Il Consorzio di Tutela nell’attuazione dei suoi programmi statutari ha elaborato un piano operativo volto alla promozione e valorizzazione del prodotto sui mercati nazionali ed esteri. Pertanto ha già avviato le basi per un avanzato sistema di sviluppo integrato, costituito da tutte le attività che partecipano alla filiera del Cipollotto (genetica, agrochimica, logistica, packaging, marketing, finanziaria) che in forma sinergica e complementare potranno contribuire alla valorizzazione del Cipollotto Nocerino DOP. A breve, inoltre, è prevista la realizzazione di alcuni campi sperimentali con coltivazioni di Cipollotti al fine di testare in forma comparativa i migliori mezzi tecnici già impiegati e da sperimentare nei sistemi di produzione della cultivar tutelata. Il piano prevede di seguire e monitorare ogni fase del ciclo completo, dalla preparazione del terreno per la semina, alla raccolta del prodotto, fino alla produzione del seme. Tale azione è inserita nella pianificazione generale dei Progetti di sviluppo, il primo dei quali sarà il ‘Convegno Internazionale 2008. Floriana Longobardi